Spleen (Noia) - C. Boudelaire, I Fiori del Male

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view post Posted on 22/12/2012, 22:11




SPLEEN

Quando, come un coperchio, il cielo pesa grave
sull'anima gemente in preda a lunghi affanni,
e quando versa su noi, dell'orizzonte tutto il giro
abbracciando, una luce nera più triste della notti;

e quando si è mutata la terra in una cella umida,
dove se ne va per muri la Speranza,
sbattendo la sua timida ala, come un pipistrello,
che la testa picchia su fradici soffitti;

e quando imita la pioggia, nel mostrare le sue strisce
infinite, le sbarre di una vasta prigione,
e quando un popolo silente di infami ragni
tende le sue reti in fondo ai cervelli nostri;

a un tratto furiosamente scattano campane
lanciando verso il cielo un urlo atroce
come spiriti erranti, senza patria
che si mettano a gemere ostinati.

E lunghi funerali lentamente senza tamburi
sfilano nè musica dentro l'anima:
vinta, la Speranza piange, e l'atroce Angoscia,
sul mio cranio pianta, dèspota, il suo vessillo nero.

Spiegazione:
1) L'Anima del poeta decadente è triste e sconsolata; egli la paragona a una fredda giornata invernale ove il cielo grigio, desolato esteso fino all'orizzonte, è squarciato da una luce fioca, nera, più triste della notte.
2) La terra viene vista come una grande cella umida nella quale è prigionniera la Speranza che, come un repellente, cerca di soffocare l'Angoscia, ma incapace, si dispera disorientata, venendo così paragonata a un pipistrello che cieco, sbatte affannosamente contro i muri, picchiando la testa sui fradici soffitti della stanza.
3) Anche la pioggia, che cadendo è come se formasse delle lunghe strisce, sembra circondare la terra in una enorme gabbia; mentre il nostro cervello, paralizzato dalla ripugnante ragnatela intessuta silenziosamente da ragni trditori (che rappresenterebbero la società), brulica di marciume.
4) All'improvviso scatta il suono furioso delle campane, analogia dell'Anima impregnata di sofferenza, prigioniera del male, che spezzano il silenzio; il loro urlo atroce è come un lamento di spiriti erranti, che oscillano ostinati, queruli, senza patria.
5) L'Anima imprigionata cerca di muoversi, e i suoi movimenti sono lenti, silenziosi, pesanti e malinconici, proprio come fossero lunghi funerali che sfilano torpidi, senza nè musica, nè tamburi.
6) La Speranza sconfitta, piange in ginocchio mentre l'Angoscia, sferzante, pianta dèspota il suo vessillo nero sul cranio (dell'artista) come simbolo di vittoria!

E direi che tal poesia esprime bene i sentimenti di un'Anima tormentata!
 
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