Prevenire il suicidio

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view post Posted on 22/12/2012, 22:20




Ogni atto o minaccia di suicidio va presa sul serio. Sebbene alcuni suicidi tentati o riusciti costituiscano una sorpresa e uno shock anche per familiari e conoscenti stretti, nella maggior parte dei casi vengono mandati chiari avvertimenti, in genere a familiari, amici, personale medico o ai volontari dei centri di prevenzione delle emergenze di suicidio, che offrono un servizio 24 ore su 24 alle persone in difficoltà. I volontari tentano di identificare la persona che potrebbe suicidarsi, mantengono la conversazione, valutano il rischio e offrono aiuto per i problemi immediati; di solito si mettono in contatto con altri soggetti (familiari, medici, polizia) per l'assistenza urgente durante la crisi, cercando di avviare la persona a rischio di suicidio alle strutture idonee per l'assistenza di follow-up. Malgrado questo sia un approccio razionale per aiutare gli individui a rischio di suicidio, non ci sono dati significativi indicanti che esso ne riduca l'incidenza.

In media, i medici incontrano ogni anno nella propria pratica clinica 6 o più pazienti a rischio di suicidio. Più della metà delle persone che commettono suicidio ha consultato il proprio medico nei mesi immediatamente precedenti, e almeno il 20% si è sottoposto a trattamento psichiatrico durante l'anno precedente. Poiché la depressione é spesso implicata nel suicidio, il suo riconoscimento e il suo trattamento costituiscono il contributo più importante che un medico possa dare alla sua prevenzione.

Ogni paziente depresso dovrebbe essere interrogato attentamente sugli eventuali pensieri di suicidio. La paura che tale indagine, anche se fatta in forma discreta e partecipe, possa inculcare nel paziente l'idea di autodistruggersi, è infondata. Il colloquio potrà aiutare il medico a ottenere un quadro più chiaro della gravità della depressione del paziente, incoraggerà la discussione costruttiva e rassicurerà il paziente che il medico comprende la sua profonda disperazione. La scale di valutazione per la depressione (p. es., il Beck Depression Inventory) possono aiutare a stabilire se il suicidio sia un rischio reale.

Il rischio di suicidio aumenta nella prima fase del trattamento della depressione, quando c'è un miglioramento del rallentamento e dell'indecisione, ma l'umore depresso é ancora presente, o solo parzialmente attenuato. I risultati iniziali del trattamento, quindi, possono rendere il paziente capace di realizzare più efficacemente l'autodistruzione. I farmaci psicoattivi devono essere prescritti con attenzione e in quantità controllate. L'insonnia può essere un sintomo di depressione; se così é, trattarla con ipnotici senza curare la depressione sottostante è non soltanto inefficace ma anche pericoloso.

Nei soggetti che minacciano un suicidio imminente (p. es., un paziente che dice di stare per assumere una dose letale di barbiturico o che minaccia di gettarsi dall'alto), il desiderio di morire é ambivalente e spesso passeggero. Il medico o altre persone cui il soggetto chiede aiuto devono sostenere il suo desiderio di vivere. La persona che minaccia il suicidio si trova nel pieno di una crisi e gli si deve offrire la speranza di una risoluzione. L'aiuto psicologico in una situazione di emergenza comporta l'instaurazione di un rapporto e di una comunicazione aperta con la persona; ricordargli la propria identità (vale a dire chiamandolo ripetutamente per nome); aiutarlo ad analizzare il problema che ha causato la crisi; offrire un aiuto costruttivo per il problema; incoraggiarlo a intraprendere azioni positive; ricordargli che la sua famiglia e i suoi amici si preoccupano per lui e vogliono aiutarlo.

Se una persona chiama dicendo che ha già commesso un gesto suicida (p. es., che ha preso un farmaco o aperto il gas) o che sta per farlo, bisognerebbe ottenere il suo indirizzo, se possibile. Un'altra persona deve contattare immediatamente la polizia per rintracciare la chiamata e tentare un salvataggio, mentre il suicida é trattenuto al telefono fino all'arrivo della polizia.

Per i pazienti che hanno tentato il suicidio, un adeguato trattamento successivo di tipo psichiatrico e sociale é il mezzo migliore per ridurre i tentativi ripetuti e quelli riusciti. Va eseguita una valutazione psichiatrica.
 
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